Non so se percorrete mai le mulattiere .
Non so se percorrete mai le mulattiere. Le mulattiere sono capolavori. Non nascono da un banale bisogno di spostarsi il più agevolmente possibile da un punto all'altro del territorio, come i sentieri. Il sentiero è frutto del passaggio ripetuto, ogni viandante contribuisce a crearlo e mantenerlo, è in una certa misura avventizio: può essere inghiottito dalla vegetazione, talvolta va intuito, può perdersi e modificare il suo percorso.
La mulattiera ha la pretesa di farsi "via strata", stesa, selciata, strada in grado di condurre chi la percorre. La mulattiera è pensata, cura che il piede vi si appoggi fermo e che gli anni e la natura non la corrompano. È un'opera dell'uomo per l'uomo, costata fatiche per essere eredità alla progenie.
La mulattiera racconta storie, le custodisce fra i ciottoli lisci e, spesso, quasi sempre, la mulattiera è proprio bella.
Conserviamo, dalle parti nostre, chilometri di mulattiere e ci camminiamo inconsapevoli e distratti. Sappiamo bene che una certa curva porta il nome buffo di un chissachì, conosciamo la leggenda che ha dato il nome a una certa salita, ancora a volte lasciamo un fiore fra i riccioli di ferro della cappelletta decrepita eretta dal trisavolo. E purtuttavia raramente ci meravigliamo del tempo, della perizia, di quell'antico avere ragione della montagna, dell'umanità di cui la mulattiera è intrisa.
Io guardo con stupore i lunghi muri, le pietre salde e lucide.
Amo molto le nostre mulattiere, che hanno visto sorgere e rovinare casolari e imperi, percorse da guerre e paci e stirpi intere di robuste gambe orobiche.
Soffro di ogni sasso smosso.
Oggi molti rustici cadono a pezzi, castagni dai tronchi mastodontici sono circondati da una giovane boscaglia antipatica, altre vie sono percorse da rombi e scatarramenti meccanici e da ossidi, monossidi, diossidi.
Le mulattiere resistono, si snodano, ordinate e silenziose, lungo i versanti. Quanto reggeranno ancora?
Non so se percorrete mai le mulattiere. Se vi capita, guardatele bene e pensate che state camminando dentro una metafora.