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ERBA

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Non c'è stagione o temperatura che tenga, non turba ormonale o programma trasgressivo per la serata, il dopocena per me e i miei figlioli è tisana-time. Ciascuno la sua tazza, ciascuno i suoi aromi preferiti; chi dolce e chi naturale; qualcuno predilige i profumi e i colori, qualcuno le proprietà delle erbe:  noi la sera si tisaneggia. Poi, nemici come prima, ma una-coccola-una è d'obbligo anche quando la vampa estiva fonde il buonsenso e la buona creanza.    

𝑳𝒊𝒇𝒆𝒍𝒐𝒏𝒈 𝒍𝒆𝒂𝒓𝒏𝒊𝒏𝒈: in barba al "mondo storto"

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Apprendere quotidianamente qualcosa di nuovo è il sale della vita, direbbe il buon Seneca se non fosse morto da un pezzo. Experiri placet . Ho trascorso l'inverno a ravanare dentro l'intelligenza artificiale come un pischello nerd, ora chiudo l'aggeggio infernale e mi dedico a un sapere parimenti cruciale: imparo a fare il fieno. E come rompo le balle ai miei figlioli affinché mettano la zucca nell'AI, ugualmente li tormento perché imparino il sapere nobilissimo delle mani. Pari dignità. Se perdi il contatto con la terra, con le parole della terra, con l'odore della terra, rimani un mezzo uomo - una sorta di cyborg scassato. Non sia mai che crescano con la bislacca idea che il lavoro manuale sia roba da plebaglia: convinzione da bifolco arricchito, meschina quanto ignorante. Anche perché, se questo " mondo storto " dovesse andare definitivamente a puttane (copyright Mauro Corona, profeta di sventure, ma il 2025 ce ne offre parecchi indizi inquietanti)...

OUTDOOR

A tratti ci incastriamo dentro i tecnicismi, il cuore si avvolge di compiti da assolvere come un panino nel domopack. Perdiamo lo sguardo e le parole. Ho due anime. Una è schietta e morbida. Una è efficiente e calvinista: lei sa, lei studia, lei analizza, lei lavora. È un'anima giudicante. Chi ne ammira i risvolti operativi, me la foraggia inconsapevolmente. Lei funziona ma è antipatica, ve lo garantisco, anche se sembra ganza. Con quest'anima vado al lavoro ben equipaggiata, rispondo alle e-mail curando urbanità e precisione, raccolgo annotazioni dalle mie letture in ordinate cartelle nel drive. Passo dal microscopio delle virgole al telescopio del domani, ma sono miope e miope rimango. Con quest'anima assegno voti insulsi a compiti sofferti, accidenti a me. Talora la imbriglio - nella schiuma amarognola di una birra fresca o nella fresca risata di un alunno, se mi innamoro di una parola, quando inciampo nella bellezza o nel dolore o in quella strana cosa che è la vi...