BIACCA
Biacca.
«Nome generico di sostanze coloranti bianche costituite da carbonato basico di piombo ( b. di piombo ) o da ossido di zinco ( b. di zinco ).
Fu a lungo usata anche per fabbricazione di polveri e creme cosmetiche.»
L'ossessione di "fare bella figura” ci caratterizza come popolo e genera più mostri dell'ignoranza. L'italica Madre, poi, da sempre coniuga l'espressione con il pronome enclitico: «Non farMI fare brutta figura» e così la svuota ancora di più, perché toglie di mezzo pure quello straccio motivazionale della reputazione personale per appropriarsene.
L'italica Madre insegna assai presto come si impasta e stende la biacca. Generazioni e generazioni di buoni cattolici hanno educato al lavacro sacro: la melma morale si scarica nel buio dolciastro e segreto del confessionale. Ah come invidio la responsabilità rigorosa dei fratelli riformati!
Un elenco incompleto degli effetti dell'educazione cerussata e profumata d'incenso, non tutti ugualmente gravi, tutti piuttosto ridicoli:
• bullo o bulla,
• furbo o stronza,
• fighetto o miss-Instagram,
• evasore o evasora,
• impotente,
• conformista,
• gregario/a (se va bene) o leccapiedi (nei casi disperati),
• buon padre di famiglia giusto un po' puttaniere, o buona madre di famiglia giusto un po' ***,
• commentatore da bar o pettegola,
• cacciatore/cacciatrice di bonus, condoni, punti Esselunga che si svena dall'estetista ovvero parrucchiere...
Comunque la biacca è «velenosa e soggetta all’annerimento».