π³πππππππ ππππππππ: in barba al "mondo storto"
Apprendere quotidianamente qualcosa di nuovo Γ¨ il sale della vita, direbbe il buon Seneca se non fosse morto da un pezzo.
Experiri placet.
Ho trascorso l'inverno a ravanare dentro l'intelligenza artificiale come un pischello nerd, ora chiudo l'aggeggio infernale e mi dedico a un sapere parimenti cruciale: imparo a fare il fieno. E come rompo le balle ai miei figlioli affinchΓ© mettano la zucca nell'AI, ugualmente li tormento perchΓ© imparino il sapere nobilissimo delle mani. Pari dignitΓ .
Se perdi il contatto con la terra, con le parole della terra, con l'odore della terra, rimani un mezzo uomo - una sorta di cyborg scassato.
Non sia mai che crescano con la bislacca idea che il lavoro manuale sia roba da plebaglia: convinzione da bifolco arricchito, meschina quanto ignorante.
Anche perchΓ©, se questo "mondo storto" dovesse andare definitivamente a puttane (copyright Mauro Corona, profeta di sventure, ma il 2025 ce ne offre parecchi indizi inquietanti), la saggezza delle mani tornerebbe ad essere vitale quanto l'aria.
Che, poi, qui siamo appiccicati come cozze sul versante scosceso di una valle impervia: se non vogliamo ridurci a vivere letteralmente in culo ai lupi (o calare le braghe e sloggiare verso la "civiltΓ "), se vogliamo mantenere una parvenza di "borgo ridente", ci tocca affrontare il bosco a muso duro e impedirgli di fagocitarsi quei quattro prati ancora decenti.
Infine, possiamo versare sudore pagando fior di quattrini per palestre fighette con step, deadlift e affondi ... oppure sudare gratis facendo roba utile.