SEMIOTICA E CRESPELLE

Stefano Calabrese - professore di semiotica - scriveva, già diversi anni orsono, che "in una fase di globalizzazione dei sistemi informativi, stiamo [...] resettando la nostra mente su nuovi schemi narrativi".
È una considerazione indubbiamente interessante e credo generativa di un necessario parziale cambiamento (resettaggio?) anche nell'ambito dell'istruzione.
Nello stesso saggio Calabrese introduceva un riferimento alle neuroscienze, secondo le quali la cultura influisce sia sui processi cerebrali sia su quelli "cognitivi, emozionali, motivazionali, neuronali di codifica e richiamo della memoria".
Questo deve avere a che fare col senso di sicurezza e di pace che mi danno, a Natale, alcuni passaggi fondamentali, veri momenti topici: i canti Su, su pastori e È nato in Betlemme alla Messa di mezzanotte, le crespelle in tavola, le poltroncine rosse del nostro piccolo teatro per concludere la giornata. 
È il racconto del Natale sempre uguale, come ogni mito che si rispetti.

Anche questa sera posso prendere sonno serenamente. Buon Natale a tutti.

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