Gennaio. Quel che serve.
La gioia infantile per le spesse candele di ghiaccio, per i cristalli che crescono ai margini delle zolle, per il velo vitreo sulla roccia, per il terreno croccante.
Lo stupore per l'abetaia invernale, verticale, i fusti diritti e alti, infiniti nel cielo bianco.
L'eccitazione giocosa per i fiocchi fitti, le scivolate, le dita gelide, il naso bagnato.
La pace sospesa di vapori di stufa e zuppe calde.
Non voler più scendere a valle, mai più.
unpaesecivuole