Davanti a un dipinto di Segantini. Otium.
"... πππ’π πππΓ² ππ π πππππππ π'ππ‘ππππ π πππππππππ‘π πππππ π πππππ‘π πππππ πππ π...?"

Contemplando le sue opere, Segantini scriveva queste parole ad un amico inglese.
Il pittore interrogava le sue tele, così come ascoltava la terra risalendo le sue montagne, e in questa muta conversazione ininterrotta dava forma all'infinito. Segantini insegna: zitta!
La maturitΓ Γ¨ il tempo necessario. Prima che la vecchiaia coi suoi gravami di dolori e malinconie renda impossibile l'azione, essa chiede scelta, sforzo e compimento: finalizzare, direbbe qualcuno oggi.
La maturitΓ Γ¨ un luogo e una direzione: il luogo dove si possa seminare e attendere il raccolto ed arare campi nuovi. Γ dove tracciare il tuo sentiero dopo aver conosciuto a fondo i sentieri tracciati prima di te. Γ il luogo della continuitΓ nel movimento.
La maturitΓ Γ¨ consapevolezza nella ricerca, fatti come siamo di ciΓ² che abbiamo vissuto. Una polpa che conosce da dove venga il suo profumo, quale linfa abbia nutrito i suoi succhi.
La maturitΓ Γ¨ contemplazione e discernimento: decidere cosa osservare in silenzio, perchΓ© i luoghi - e le cose e gli umani che li abitano - ti rivelino la tua veritΓ‘, e con questa veritΓ tu possa plasmare il tuo mondo e restituirlo.
C'Γ¨ un che di sovversivo in questo.
Aiuta l'aver nutrito l'anima con tanti altrove, ma infine dovremo pur decidere cosa investire e perchΓ©, se siamo terra e cielo o solo estratti conto.
Giovanni Segantini, Paesaggio Brianteo, (1884 c.) - olio su tela - 24,8 x 35 cm. Galleria Civica G. Segantini - Arco (TN) - Italy
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