Anniversari. Voci dall'Est.

Domani, 4 giugno.

Il quattro giugno Aleksej avrebbe compiuto 49 anni, invece è solo una voce in meno.
Alcune voci, però, attraversano il tempo e i luoghi e restano e ritornano. Alcune voci sono più vere e più pure di altre. Di Aleksej Naval'nyj risuonano anche le parole spese per l'Ucraina, ma buone per ogni dove: «Quasi tutti i confini nel mondo sono frutto del caso e causano il malcontento di qualcuno. Ma nel XXI secolo non si può fare la guerra per cambiarli. Altrimenti il mondo precipiterà nel caos».

Aleksej Naval'nyj è una voce in meno. Come le voci dei ragazzi di Piazza Tienanmen, che pure  sono state spente nel sangue. Era il 4 giugno dell'89.

I tiranni temono le voci della gioventù e della verità, temono la voce del coraggio, perché il coraggio può essere contagioso. I tiranni temono la voce della speranza e la speranza "non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che qualcosa ha senso, indipendentemente da come andrà a finire" 💚(Václav Havel,  voce della Rivoluzione di Velluto).

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