UNA VITTIMA
Non è feroce, non è maleodorante, non nuoce alla salute.
Può apparire antipatica o sostenuta, in effetti dà poca confidenza, ma è solo rigorosa, severa con sé stessa; sa essere anche ironica, a volte.
Insomma, che gli avrà fatto? Per quale ragione prendono al volo ogni occasione buona per bullizzarla?
Cosa diamine hanno contro la sintassi?
Voi non sapete la sofferenza! Non avete idea del fastidio, a tratti del dolore fisico, che provoca la correzione dei temi.
Si scrive, si discute parecchio oggidí delle carenze ortografiche nei virgulti italofoni. Ma di cosa parliamo? L'ortografia, per quanto a volte incerta, è problema facilmente risolvibile, dotandosi di un po' di umiltà, un po' di pazienza e un dizionario essenziale. La sintassi no, la sintassi è una roba di logica, di strutture grammaticali, di orecchio e di testa... mica te la sbrighi con lo Zingarelli.
Vergo segni rossi, applico le più raffinate tecniche esegetiche per interpretare i loro periodi balzani (l'ipotassi creativa sarà meglio della paratassi ipnotica?), ricostruisco a lato, postillo, spiego. Restituisco.
"Loro" leggono. Leggono il voto, solo il voto; poi ripongono il foglio e si avviano beatamente inconsapevoli verso il prossimo sintassicidio.
Paiono impermeabili a tutto: alle letture d'autore, alla riflessione teorica, agli esercizi quelli belli: trasforma, sostituisci, volgi.
Impugnano la Bic come un machete e godono a massacrare quella poverazza. Buttano virgole un po' dove capita, il punto e virgola l'hanno ammazzato in quarta elementare; nascondono soggetti misteriosi e magari anche qualche predicato, che sennò la prof capisce subito tutto e non è divertente; decidono di riempire un testo di "bensì" e il testo successivo di "infatti" senza nessuna ragione evidente; per evitar la monotonia, anziché tentare la via indecente dei sinonimi, piluccano qua e là fra tutti i tempi dell'indicativo, a caso (il congiuntivo no, pare antipatico).
Ora, i miei cadono male. Eh sì, perché per la signorina Sintassi io ho una vera e propria passione. Roba che, se fosse un lui, si direbbe relazione adulterina.
Io con la sintassi mi trastullo, godo e soffro, son capace di cambiar tre volte la punteggiatura in un periodo e di arrovellarmi per interminabili minuti su un connettivo. La amo.
Capite dunque il mio e il loro tormento? Io compro sempre nuove penne rosse, loro leggono sempre gli stessi commenti a margine.
Ah no, non li leggono. Soffro in solitudine, soffro invano.